Questa pagina per alcuni aspetti è consigliata ad un pubblico maturo

Gli effetti di proiettili sul corpo umano sono spesso devastanti e non ci si abitua mai al loro spaventoso effetto.  In questa pagina riportiamo alcune foto raccolte, per indurre chiunque al pensare prima di agire irresponsabilmente.

 

Una ragazza colpita a bruciapelo in fronte. Si denota la vistosa rosa scura creata dalla vampa di bocca dell'arma, una .44 Mag. e dalla polvere incendiata scagliata intorno al foro del proiettile. 
Il foro di entrata è di forma irregolare a causa della pressione dei gas iniettati direttamente dietro il proietto che hanno prodotto la maggior devastazione. Il foro di uscita nettamente più grande ha lasciato fuoriuscire gran parte di materia contenuta. Un occhio è completamente collassato all'interno del cranio.

 

 

 



Due ragazzi raggiunti al capo da colpi cal. 12 a pallettoni, la devastante conclusione è dovuta al ravvicinato uso dell'arma puntata direttamente al volto. La partecipazione dei gas di spinta è sicuramente alta nel provocare tali distruzioni, ma la massa dei proiettili e il loro impazzito dinamismo all'interno dei fluidi rende queste cartucce non solo micidiali ma devastanti e raccapriccianti i risultati finali.


 

 

 

 


 

Questo ragazzo invece è stato raggiunto al petto da un colpo cal. 12 a pallettoni, pur essendo stato meno devastante dei precedenti lo scopo raggiunto non è stato certamente diverso. Anche qui la rosa formata da questi proiettili è appena formata, denota che la distanza dall'arma era relativamente breve.

 

 

 


Questi due suicidi, entrambi portati a termine con armi cal. 12 mostrano a pieno la devastante potenzialità dell' arma. 
Nei due casi gran parte dello sconquasso è prodotto sempre dai gas in pressione che lasciano l'arma e percorrono parte del corpo trovando sfogo nelle parti più molli. Anche l'utilizzo di proiettili duri o morbidi contribuisce alle impressionanti voragini nei corpi colpiti. Spesso vengono usate semplici cartucce a pallini di medie dimensioni che esplodono letteralmente appena incontrano i liquidi o i tessuti molli del corpo umano; è come se un proietto unico esplodesse dividendosi in centinaia di frammenti che possiedono molta della velocità iniziale impressa ma che rapidamente trasmettono alle masse incontrate.

 



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