La figura del Direttore di tiro in un poligono dell'Unione Italiana Tiro A Segno è da sempre stata il punto focale per i tiratori sportivi, tutti la conoscono e tutti fanno riferimento ad essa quale miglior esperto sul campo e nella materia. Ma è veramente cosi ?.
Vediamo come nasce un Direttore di tiro, come è contemplata la sua figura dalla legge e come dovrebbe comportarsi sul campo.
Il Direttore di tiro viene scelto dal Presidente della sezione di TSN su suo insindacabile giudizio, ciò dovrebbe essere dettato dall'aver intuito che il futuro Direttore, da lui prescelto, è persona capace, esperta e che garantisce sufficiente sicurezza e affidabilità. Troppo spesso non è cosi, il Direttore viene scelto tra gli amici del Presidente o tra i pochi volontari disposti a farlo, volontari che mirano più spesso ad avere un accesso privilegiato e gratuito al poligono che altro. Si hanno cosi Direttori di tiro alla "rambo" o del tutto inesperti che si professano tiratori di lungo corso dopo aver fatto il porto d'armi solo l'anno precedente.
Inutile dire che i frequentatori della sezione dovrebbero fare molta attenzione alle soventi "sparate" di questi "esperti" della domenica mattina e soppesare bene il responsabile che si trovano di fronte in un poligono di tiro, privato o pubblico che sia.
Abbiamo detto che i Presidenti delle sezioni di tiro eleggono i "loro" Direttori di tiro, un tempo le Prefetture rilasciavano agli stessi una licenza, oggi è un ufficio Comunale che raccoglie i nominativi e rilascia una ricevuta alla sezione quale licenza per il funzionamento del poligono (Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112). I Direttori hanno perso gran parte dell'aura di rispetto dovuta un tempo, quando la prefettura pretendeva, come per una qualsiasi licenza in materia di armi, l'assoluta assenza di condanne. I nuovi direttori possono essere anche degli ex rapinatori, questo l'ufficio Comunale non può appurarlo, non essendo un ufficio di PG (e anche il Presidente non è un poliziotto). Fare il Direttore di tiro è quindi diventato ancora più semplice e accessibile a tutti, come si suol dire, "buoni e brutti ... dentro tutti. ".
LA NORMATIVA
La legge, come sempre, in materia è molto superficiale e spesso si riferisce alla direzione del tiro per i corpi armati e non per quello che riguarda l'esercizio del tiro sportivo, troppo spesso si ritiene di utilizzarla anche in questo campo senza pensare che lo sport ha ben altre esigenze e modi di funzionamento. Partiamo da ciò che sappiamo: la carica di Direttore di tiro vale un anno ed esattamente da gennaio a dicembre come l'iscrizione a una sezione di TSN per un qualsiasi tiratore e può dirigere unicamente il poligono per cui è stato investito di tale compito (non è Direttore su tutto il territorio Italiano ma solo nell'ambito della propria sezione di tiro o società, un tempo il Direttore era ritenuto un po' il poliziotto del poligono, gli veniva concesso anche il porto d'armi per difesa, egli era considerato a guardia dell'armeria dove erano depositate armi spesso in gran quantità e un gran numero di munizioni. Oggi questo non avviene più, il Direttore ha perso gran parte del suo vecchio potere all'interno delle mura del poligono ed è relegato a ben altra figura). Vediamo quindi cosa dicono le direttive in materia e quali sono i compiti del Direttore di tiro.
La legge a cui ci si puo riferire è ormai superata, ma come sempre in Italia, nessuno vi ha messo mai mano e quindi rimane in vigore, essa è il Regio Decreto del 21 novembre 1932, numero 2051: "Regolamento del tiro a segno nazionale" (G.Uff. 066 del 20.03.1933), decreto che fa riferimento alla legge del 17 aprile 1930, numero 479 (17/4/1930 L. 479 Riforma della legge sul tiro a segno nazionale
Pubblicata nella Gazz. Uff. 15 maggio 1930, n. 114 ora, R.D.L. 16 dicembre 1935, n. 2430). In questa norma all'articolo 23 leggiamo:
IL DIRETTORE DEL TIRO, IL VICE DIRETTORE E I COMMISSARI DI TIRO, DA NOMINARSI DAI COMANDI DI LEGIONE DELLA M.V.S.N., SONO SCELTI TRA GLI UFFICIALI DELLA M.V.S.N., OVVERO, SUCCESSIVAMENTE, TRA GLI UFFICIALI IN CONGEDO DEL R. ESERCITO, TRA I SOTTUFFICIALI DELLA M.V.S.N. IN SERVIZIO, E TRA I SOTTUFFICIALI IN CONGEDO DEL R. ESERCITO. ESSI DURANO IN CARICA PER UN TRIENNIO E POSSONO ESSERE RICONFERMATI. È TUTTAVIA IN FACOLTÀ DEL COMANDO DELLA DIVISIONE MILITARE DI CHIEDERNE IN OGNI TEMPO LA SOSTITUZIONE AL COMANDO DELLA LEGIONE DELLA MILIZIA, QUALORA NON DIANO PROVA DI SUFFICIENTE INTERESSAMENTO O DI ASSIDUITÀ ALLE ESERCITAZIONI.
Li capisce chiaramente che i riferimenti sono espressamente fatti alle forze militari, ma vediamo ancora i successivi articoli:
ART. 24.
IL DIRETTORE DEL TIRO, IL VICE DIRETTORE E I COMMISSARI DI TIRO, SE UFFICIALI DELLA M.V.S.N. O UFFICIALI DEL R. ESERCITO IN CONGEDO, DURANTE L'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI SONO CONSIDERATI COME IN SERVIZIO SENZA ASSEGNI AI SOLI EFFETTI DISCIPLINARI E VESTONO LA DIVISA. IL DIRETTORE DEL TIRO È RESPONSABILE DELL'ANDAMENTO E DELLA ESECUZIONE DEL TIRO.
ART. 25.
NELLE ESERCITAZIONI DEL REPARTO A DI CUI AL SUCCESSIVO ARTICOLO 41, LA DIREZIONE DEL TIRO È ASSUNTA DALL'UFFICIALE DELLA M.V.S.N. DAL QUALE GLI ISCRITTI DIPENDONO, O DALL'APPOSITO DELEGATO DESIGNATO DALL'OPERA NAZIONALE BALILLA.
Si può rimanere allibiti, come una tale legge possa ancora essere considerata valida, eppure è l'unica che abbiamo. Entra allora in gioco il Genio Militare che con una propria Direttiva Tecnica, specifica più chiaramente quali sono i compiti del Direttore di tiro.
Dobbiamo fermarci un attimo, perchè abbiamo visto nel precedente articolo di legge la figura non solo del Direttore di tiro ma anche quella del Commissario, ad esse poi si affiancherà quella dell'Istruttore di tiro. Tre figure ben distinte che l'Unione e le stesse sezioni tendono a riunificare per facilitarsi i compiti e risparmiare, facendo diventare il Direttore anche Istruttore e Commissario di tiro: tre cose in una. (Complimenti).
Il Genio Militare si è prodigato a emanare una Direttiva che "puzza" troppo di militarismo e poco affronta il vero problema del tiro moderno. Comunque specifica con esattezza i compiti del Direttore di tiro e dei suoi Commissari:
1) Il Direttore di tiro è il responsabile della struttura di tiro, esso è uno solo per ogni poligono, coadiuvato dove serve da un viceDirettore, ad essi si affiancano i Commissari di tiro che si occupano della sicurezza sulle linee di tiro durante l'esercitazione dei tiratori, essi seguono scrupolosamente le indicazioni del Direttore o del Presidente. L'attività di tiro in un poligono può essere fatta solo con la presenza di un Direttore di tiro, ciò vuol dire che non si può "aprire" un poligono al pubblico solo con dei Commissari di tiro; questo dovrebbe dare l'idea della scala gerarchica e delle responsabilità

Ecco qui graficamente riportata la piramide del potere nelle sezioni di TSN (che deve valere per qualsiasi altra società di tiro), il Direttore e il Segretario di sezione sono sullo stesso piano ma naturalmente i compiti sono ben diversi e non intercambiabili, solitamente il segretario non si occupa dell'andamento del poligono ma semplicemente delle questioni burocratiche e finanziarie della sezione ma può dare indicazioni e pareri sull'attività svolta e da svolgere.
Ora vediamo i compiti del Direttore e dei suoi sottoposti attraverso la direttiva del Genio Militare del 2006: