IL TIRO RIDOTTO
SECONDO PEDERSOLI

La formula del tiro ridotto nelle armi da fuoco è pressappoco vecchia quanto l'invenzione dell'innesco a percussione. Il fenomeno nacque da una semplice constatazione: le capsule di fulminato di mercurio potevano essere usate nella totale assenza di polvere nera e produrre un'energia sufficiente per spingere a corta distanzia un proiettile leggero. Si moltiplicò ben presto la vendita delle "pistole per tiro da sala" di calibro tra 4 e 6 mm.

Era cosi possibile spingere un piccolo proiettile sferico a pochi metri di distenza con buona precisione e relativo ridotto rumore, questo diventò a pieno titolo un sport. Non era raro del resto, alla fine di XIX secolo, di vedere delle famiglie intere, dopo il pasto domenicale, ritrovarsi nel giardino della casa per una piccola competizione improvvisata.
La formula del tiro ridotto può presentare un interesse anche per i tiratori "seri" ed i professionisti. Si tratta in realtà di fare allenamento in modo più o meno quotidiano per conservare un livello di preparazione ottimale. Si comprende che l'ideale è di allenarsi con l'arma utilizzata in gara

Con la nuova gamma di prodotti che ha appena immesso sul mercato Pedersoli propone un'interessante formula di tiro ridotto di cui la principale carta vincente è di adattarsi all'arma che il tiratore utilizzerà in gara. Tutto questo si basa sull'uso di innechi tipo "209" della Winchester che sono concepiti specialmente per il ricaricamento delle cartucce di caccia. Gli inneschi misurano circa 7,5 mm di altezza per 5,5 di diametro. Niente di comune coi nostri piccoli inneschi per pistole e carabine. Ma un 209 è in media dodici volte più potente e la sua resa quindi molto superiore ai classici inneschi descritti.

Niente polvere. L'altro pilastro di questo sistema è costituito delle palle prodotte per la circostanza. Sono sferiche nero antracite brillante e sono in apparenza rigorosamente identica a queste in piombo che adoperiamo per ricaricare le nostre armi. Uno di questi proiettili di calibro .451 pesa 3,4 grammi, contro i 9 grammi per le gemelle in piombo. Quelle in calibro .44" pesano esattamente 3,1 grammi. Pedersoli propone anche delle palle di calibro .354" che pesano solamente 1,54 g. Questi proiettili sferici hanno una superficie perfettamente liscia e la loro durezza è sorprendente. In poche parole, essi sono indeformabili, a differenza delle palle in piombo.
Allo scopo di determinare la robustezza di queste palle, abbiamo iniziato a battere su una di esse con un grosso mazzuolo in nylon. Stesso colpendo anche con una certa violenza, la palla posta su un supporto, in nylon, ha resistito senza subire danni. Siamo passati ad un martello con testa in acciaio e la palla posata direttamente sul cemento. Questa volta, dopo parecchi colpi la palla ha finito per spezzarsi, mostrando un aspetto interno denso ed omogeneo. Queste palle di grosso calibro sono molto dure e bisognerà tenerne conto al momento del tiro, in particolare per evitare rimbalzi!

I kit prodotti da Pedersoli sono stati progettati per funzionare in armi ad avancarica e a retrocarica, in questo caso meglio se revolver e per questi sono stati prodoti specifici bossoli capaci di accogliere gli inneschi per caccia tipo 615; 616.

Nelle armi ad avancarica si dovrà sostituire il luminello porta innesco (innesco per polvere nera) con un luminello modificato capace di accogliere gli inneschi per canna liscia.
Dato che le armi a luminello sono prodotte da moltissime industrie, prima di acquistare il kit Pedersoli, assicuratevi che l'attacco sia compatibile.

In compenso, quando un inizio 209 vergine è in posto nel suo alloggio, la cima del coperchio è rialzata interamente.

Le prove: questo kit per tiro ridotto per pistole a percussione e armi lunghe ma con limite della lunghezza di canna non superiore a 28", o 71 cm. Pedersoli ne sconsiglia l'impiego anche su quelle armi la cui percussione non sia più vigorosa. I luminelli dei kit Pedersoli sono infatti più lunghi e risultano quindi più alti rispetto agli originali per polvere nera, di conseguenza il cane ha meno corsa a disposizione.

I calibri prodotti ad oggi sono il .354", .44" e .451".
Naturalmente non si devono usare questi kit nell'uso classico con ricaricamenti a polvere, specialmente quelli a polvere nera per i quali l'innesco darebbe origine a pericolose sovrapressioni. Anche la pulizia della canna migliora il tiro ridotto.

I proiettili per avancarica sono forniti di pezuola che va lievemente umettata di lubrificante prima di inserirla in canna insieme al troiettile. Chi volesse utilizzare le proprie pezzuole sarebbe opportuno utilizzarne di spessore inferiore a quelle solitamente in uso. Lo scopo è di fare in modo che il palla possa essere spinta senza reale sforzo nella canna, senza per questo scorrerci liberamente. Occorre ugualmente che i gas non superino il proiettile mentre lo spingono fuori dalla canna.


I test di precisione sono stati effettuati a 12 metri, a questa distanza, la mira non ha bisogno di essere corretta perché la traiettoria resta tesa sino a 25 metri per una pistola o a 50 metri per una carabina. Se si considera che si tratta innanzitutto di una formula economica e pratica per allenarsi, eventualmente a casa, la qualità dei raggruppamenti conterà più della loro posizione sul bersaglio. Gli inneschi creano residui che bisognerà badare a eliminare spesso, il rumore generato dall'esplosione della capsula è abbastanza discreto, in nessun caso disturba e non somiglia in nessun modo ad un colpo di arma da fuoco, così da non seminare il panico nel vicinato.

In compenso, è necessario insistere sulla sicurezza. A 12 metri, le palle attraversano ancora facilmente un spessore di 15 cm di polistirolo estruso abbastanza denso. Questi proiettili sono indeformabili e duri, i rimbalzi possono avere delle conseguenze gravi. Prudenza dunque!

I proiettili possono essere sparati in una profonda cassa con degli stracci o lana e quindi recuperati e riutilizzati.


Le false cartucce
Conservando lo stesso principio, Pedersoli propone anche delle false cartucce calibro .38 Special e .45 Long Coit. Il principio di funzionamento di queste cartucce senza polvere resta identico al precedente. Il corpo centrale di queste munizioni è composto di un bossolo le cui quote esterne sono identiche a queste dei bossoli classici. I bossoli sono ricavati dal pieno di un tondino in ottone, il foro di vampa li attraversa e lo spazio per il proiettile è sufficiente solo a trattenerlo, quindi non possono essere usati con aggiunta di polveri di lancio.

Il recesso che trattiene il proiettile essendo di diametro adeguato, permette al proiettile di rimanere fermo al suo posto anche se si rovesciano i bossoli carichi verso il basso.

Le cartucce hanno delle prestazioni completamente comparabili a queste che abbiamo osservato in precedenza. Tra 10 e 15 metri, la precisione resta soddisfacente. Il problema è solo dettato dallo spazio tra tamburo e canna che disperde parte dei gas riducendo la balistica della munizione. Nell'immagine qui a fianco, due .45 Long Colt, la prima a sinistra originale e la successiva prodotta con il kit Pedersoli.

Una scatola da cento inneschi 209W costa solamente 5 o 6 euro...