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ARMI: IMPUGNATURE

FACCIAMOLE DA SOLI

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Una delle difficoltà maggiori nei lavori di uno sportivo e di un collezionista è quella di procurarsi delle impugnature personali senza doverle acquistare. Spesso perchè quelle in commercio non vanno bene per la propria mano e in gara è molto importante un impugnatura precisa. Imparare a farle da soli permette di rifare le guancette a quelle armi cosi vecchie per le quali è ormai impossibile trovarne un paio originali a prezzi vantaggiosi. In altri casi chi volesse sostituire quelle brutte guancette in bachelite con altre in legno e per chi fa gare le impugnature sulla misura della propria mano sono quasi d'obbligo.

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Chi ha più manualità potrà arrivare a produrre impugnature come quella in foto, per molti altri ci vorrà più tempo e molto legno da "buttare" ma le prime guancette non si scordano mai, non buttatele, riponetele in un cassetto, un giorno riguardandole mi capirete. Cosi è nata l'idea di spiegarvi non come si produce un intera impugnatura ma come superare il difficile "scoglio" di sagomare la parte interna perchè possa incastrarsi con precisione nell' "elsa" metallica della vostra pistola.

Esistono oggi resine che permettono di colare in un sol colpo e con estrema precisione le vostre guancette scegliendone il colore che si vuole, sarebbe facile, esiste anche una resina somigliante al legno ma noi vogliamo partire dal pezzo grezzo in vero legno, magari raccolto da noi stessi e scelto con cura, una radica (radice) con disegni d'effetto. (Esistono resine bianche simili all'avorio, adatte per chi voglia farsi delle guancette in finto.....avorio). E nella scelta del legno che consigliamo sempre legni duri, Rocca, Ciliegio, Rovere o qualsiasi radica ben invecchiata. Chi volesse cimentarsi con l'Ulivo, ricordate che esso tende a rompersi o fessurarsi come altri legni molto "venati" e quindi deve essere lavorato fresco e impregnato di speciali colle e lacche prima che l'ossigeno attacchi le sue parti provocandone il distacco. Comunque il rischio di rottura è sempre elevato per questo legno che però possiede un disegno tra i più belli. Abbiamo lavorato le nostre guancette in ulivo, tagliando il legno molto fresco e immergendolo poi per giorni in una soluzione di lacca trasparente e impregnante. Dopo molti anni esse sono ancora perfettamente integre.

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Iniziamo con lo smontare le guancette alla nostra arma e procuriamoci un paio di cartoncini bianchi non troppo spessi, ci serviranno per riprodurre la sagoma in negativo dell' incastro dell'impugnatura.

Sicuramente dovrete provare più volte a fare ogni operazione prima che vi riesca bene ma non perdetevi d'animo, ancora oggi dopo anni, dobbiamo spesso ricominciare i lavori che sembravano procedere bene e poi si rivelano un disastro. Con il tempo e l'esperienza riuscirete a diventare abili con il legno.

Non rinunciate alla prima difficoltà.

 

 

 

impugnaturaPer cominciare si deve disegnare un "negativo" da riprodurre poi sul nostro legno grezzo e che deve riportare le forme da intagliare per far si che l'impugnatura metallica dell'arma si incastri saldamente nelle due semi-guancette o che le guancette stesse si incastrino nei risalti dell'arma.

Nel caso dei revolver si può disegnare direttamente l'impugnatura sul cartone e poi riportarne il disegno sul legno, per le semiauto, è conveniente pressare il cartoncino sulla parte interna delle guancette in modo che vi rimanga impressa la forma dei rilievi, quindi dopo averli resi visibili ricalcandoli con un pennarello si possono tagliare via con le forbici asportando il cartone in eccesso, a questo punto si devono disegnare sul legno i vuoti del cartone che poi saranno da asportare o da lasciare, a seconda dei casi, con una tecnica che di seguito vi mostro.

 

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Nell'immagine n.1 riprendiamo i bordi della nostra impugnatura che dovra incastrarsi nel legno con molta precisione per evitare che si muova, vibri e si spezzi sotto gli spari continui, lasciamo quindi il disegno "stretto" saremo sempre in tempo a dare gli ultimi ritocchi per un perfetto incastro. Ecco nell'immagine 2 il disegno appena fatto e nell'immagine 3 lo stesso disegno ricavato dall'impugnatura originale dell'arma. Come si può capire da quest'ultima immagine, tutta la parte interna al disegno andrà asportata, si vede bene l'impugnatura a cui manca la parte interna che serve ad accogliere la parte metallica dell'arma. Per quanto riguarda le guancette come quelle della Beretta tipo 98 ad esempio, si deve semplicemente disegnare lo spazio vuoto dell'impugnatura dell'arma dove si incastrerà la guancetta, in quel caso si dovrà asportare la parte esterna al disegno.

 

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Iniziamo con questo semplice disegno, lasciando a voi continuare a sperimentare con altri tipi di impugnature una volta che avrete capito come si fa.
Nell'immagine 4 vediamo le due "figurine" che rappresentano l'impugnatura dell'arma, (5) disegnamo i bordi sul nostro pezzo di legno, solitamente un rettangolo spesso alcuni centimetri e largo a sufficienza per riprodurre la nostra impugnatura. Controllate sempre che le due superfici interne combacino tra loro in modo da avere un impugnatura chiusa perfettamente come due semigusci. Attenzione anche ai nodi, questi tendono a spaccare e spesso a "stapparsi" con l'invecchiare.

Nell'immagine 5 abbiamo riportato il disegno sul legno con un semplice pennarello nero, ora siamo pronti (quasi) per scavare all'interno di esso quanto basta per farci stare l'arma.

Per scavare il legno dovremo fresare via quello in eccesso, ma pochi di noi hanno una macchina fresatrice adatta a questo lavoro. Chi la possiede o ha un amico che ne ha una sarà certamente avvantaggiato ma io sono sfotunato e mi sono costruito qualcosa che fa al caso.

 

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Procuriamoci alcuni perni in acciaio molto duro, io ho usato gli spilli degli iniettori di un motore disel di camion che un meccanico mi ha regalato, questi si trovano presso molti meccanici dato che quando sono usurati vengono buttati via non essendo recuperabili. Intagliamo la parte più larga di uno spillo in modo che prenda la forma di una paletta come nella foto, si può usare una mola da banco o una piccola smerigliatrice. Per chi non vuole o non può fare questo, vendono piccole frese già pronte in tutti i ferramenta, una piccola fresa da 5mm. sarà sufficiente. Ora c'è bisogno di un trapano verticale (a colonna) anche di piccole dimensioni.

 

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Selezioniamo la velocità massima sul trapano, montiamo la nostra fresa sul mandrino, solleviamo al di sotto di esso il piatto in modo che la fresa possa affondare nel legno la giusta misura richiesta. Nel nostro caso lo spessore di legno da togliere è di ben 5mm. quindi ho fatto due passate da 2,5mm. per semplificare il mio lavoro, è sempre meglio fare più passate leggere, non troppo profonde anche perchè più la fresa affonda nel legno più faticheremo a manovrare il nostro pezzo di legno. Nell'immagine 10 si può vedere la partenza della fresatura che permetterà di asportare il legno in eccesso, (11) ingrandimento, si nota come in questo caso la fresa non tagli bene, dato che non l'ho perfettamente angolata e produca quei petali di legno, se la fresa è perfettamente tafliente il legno verrà asportato completamente. (12) La punta della fresa da me costruita.

 

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Qui a fianco la fresa affilata nuovamente produce un taglio netto nel legno senza sfilacciamenti.
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Il lavoro di fresatura si compie muovendo il pezzo di legno sotto il mandrino che ruota velocemente, la fresa cosi asporta legno nella direzione in cui noi facciamo scivolare il legno, spingendolo con le dita. Fate attenzione che non vi sfugga e non andate mai troppo vicino con le dita alla fresa, usate dei guanti in cuoio e lavorate piccole porzioni di legno alla volta e profondita esigue.

Nell'immagine 13 vediamo il lavoro della fresa, che elimina il legno in eccesso, basterà semplicemente spingere il pezzo di legno nella giusta direzione per far lavorare la fresa, seguendo il disegno sarà semplice fare intagli, semi cerchi, bombature, ecc.. nella foto 14 vediamo come l'impugnatura metallica dell'arma ora possa finalmente cadere perfettamente nello "scavo" appena fatto. Non resta che fare l'altra metà dell'impugnatura e chiudere a "sendwich" il tutto. Una volta che le due parti chiudono perfettamente, si dovrà provvedere a formare la parte esterna dell'impugnatura con l'aiuto di raspa e carta vetro, seguendo la forma della propria mano, ma questo è tutto un altro lavoro, da fare con estrema calma e seguendo le proprie esigenze.

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Ecco la mia impugnatura, ancora grezza, ora viene il lavoro manuale più duro, quello di sgrossatura, ci si deve armare di una buona raspa piatta, e una tonda o a coda di topo, carta vetro e anche una lama.

E' anche indispensabile una morsa o una serie di morsetti per fermare l'impugnatura e poter lavorare comodamente al banco.

impugnaturaControlliamo che le due parti si accoppino bene, che non vi siano luci tra esse e che siano ben ferme, un impugnatura che si muove è un vero disastro per un arma, specialmente se da tiro.

A guardare questa immagina qui a fianco sembrerebbe di aver prodotto un "obrobrio" ma siamo solo a metà del lavoro. Iniziamo con l'asportare tutti gli spigoli e diamo una prima grossolana forma alle due parti, cerchiamo sul web un immegine di un impugnatura simile o che ci piace e cerchiamo di copiarla.

Usando la raspa asportiamo quanto più legno non serve per lasciare solo quello che poi rifiniremo con la carta vetro.

Lasciare troppo legno impone in seguito un lavoro snervante, toglierne troppo ci costringe poi a cambiare forma alle nostre guancette per sopperire alle parti mancanti o addirittura a gettare tutto. Andate avanti sempre a piccoli passi.

 

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Una volta sgrossate le due semi impugnature, non resta che montarle e impugnarle e vedere dove ancora va tolto del materiale, si procede di raspa e carta vetro, con pazienza fino ad avere il miglior risultato, ecco qui sotto le ultime immagini del lavoro svolto con la nostra impugnatura, in alto a sinistra il mio revolver con in dosso le guancette appena sgrossate (bruttissime) e pronte per la rifinitura, eseguita di seguito nelle immagini a sfondo completamente verde si vedono le guanciole ormai finite e in basso a destra l'arma completa delle sue nuove guancette fatte a mano. Un piccolo consiglio, le due semi guancette ancora grezze, fatevele tagliare e piallare da un falegname professionista con l'uso di una pialla automatica, per avere il miglior contatto tra le due semiparti chiuse. Fatevi preparare vari pezzi, così da averli per ricominciare in caso di errori.

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Un po' di impregnante e un po' di cera ed ecco le guancette in legno, se le volete lucice potete verniciarle con lacca trasparente.


SEMIAUTOMATICHE

Le più semplici impugnature da fare sono quelle per le semiauto, infatti in questo caso si parte semplicemente da una striscia di legno spessa intorno ai 5 mm. che poi va sagomata e ritagliata con l'aiuto di lima, seghetto e carta vetro. Qui sotto a sinistra alcune striscie di legno già tagliate, immerse nell'impregnante o fissante e pronte per essere sagomate, a destra la sgrossatura di una delle due guancette di una semiautomatica, più in basso la stessa arma sfoggia guancette in ulivo; in questo caso il legno è stato immerso in impregnante prima di iniziare la sua lavorazione, per isolarlo dall'ossigeno che avrebbe provocato profonde spaccature; sotto le nostre armi complete di impugnature fatte in casa.

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Non serve quindi essere esperti falegnami o armieri finiti per fare un paio di guancette a una delle nostre armi, se siete in possesso di un po' di legno potete sbizzarrirvi e probabilmente le prime potrebbero anche non riuscirvi come vorreste ma ricominciare con un altro pezzo di legno è cosa semplice e poco costosa, inoltre nelle giornate meno adatte per andare al poligono, si sta bene a casa magari immersi nol nostro hobby preferito. Qui sotto i "grezzi" ancora da lavorare per una semiauto.

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Anche in questo caso se serve un colpo di fresa per alloggiamenti di leveraggi o altro, basta usare semplicemente il sistema sopra descritto; ecco l'interno delle guancette fresato per l'allocciamento della leva del cane.

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  • data 2024