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ARMI: le molle

5L'idea malsana che per ammorbidire uno scatto, facilitare il riarmo, allentare una pressione si possano tagliare le molle del meccanismo è da sempre una voce che circola nel mondo delle armi e, se pur in taluni casi sia anche possibile accorciare una molla tagliandone alcune spire, spesso questo sistema risulta deleterio ma, una volta eseguito, difficilmente si può più tornare in dietro. Una molla è una parte metallica adeguatamente progettata per assorbire, sostenere, scaricare o ridurre la forza lavoro, essa è capace di caricarsi (quando compressa) di una propria forza in contrasto alla forza che la vuole comprimere. Eliminare delle spire che la compongono vuol dire ridurre tale forza di contrasto con il rischio che la forza antagonista vinca e produca danni alle meccaniche o a parti di esse, la dove era la stessa molla ad eviterli. A poco vale la teoria che la molla possa essere "stirata" per assumere nuovamente la stessa lunghezza originaria, se pur possa recuperare la lunghezza non potrà mai recuperare la forza iniziale e rimarrà per questo indebolita irreparabilmente.

Cosi sono tanti coloro che hanno eseguito l'accorciamento della molla del cane o della molla di contrasto all'otturatore ritrovandosi in seguito con un arma che non poteva più funzionare correttamente o diventare addirittura pericolosa, se pensiamo ad un otturatore che retrocede ad altissima velocità e viene frenato dalla forza di una molla e quando questa manca solo alcune sporgenze metalliche impediscono allo stesso di colpirci in pieno viso, capiamo il rischio che si corre a modificare tale molla. L'accorciamento della molla di recupero, è un azione che permette l'utilizzo di munizionamento estremamente blando, spesso solo per ridurre il rumore di sparo ma va fatta allo specifico scopo e sostituendo la molla per poi reinserire quella originale nell'uso classico dell'arma.

Tagliare la molla del cane è vero che alleggerisce lo scatto ma anche diminuisce anche la forza di percussione e così facendo, ci si ritrova spesso in mano un arma che ogni tanto non spara.

Ecco allora un piccolo trucchetto per accorciare le vostre molle in modo non permanente.

3Prenderemo in considerazione le più "ritoccate" di esse, quella del caricatore e quella di recupero.

Vogliamo inserire una breve nota: la molla del caricatore è sicuramente quella che dovrebbe avere le maggiori attenzioni e su cui si dovrebbero fare le prime modifiche e solo in un secondo tempo intervenire su altre parti dell'arma, infatti non solo questa molla è sovradimensionata ma con la sua esagerata spinta troppo spesso non aiuta l'alimentazione dell'arma come dovrebbe, inoltre le munizioni cosi spinte sfregano contro la parte inferiore dell'otturatore durante il suo arretramento provocandone un rallentamento pari alla spinta della stessa molla specialmente con tutte le munizioni al suo interno.

Comunque, prima di effettuare un taglio, vi consigliamo di eseguire delle prove con il sistema che qui presentiamo per non avere sorprese in seguito.

2Il trucco consiste nel legare alcune spire con del fine filo metallico in modo che esse non partecipino alla spinta, la cosa è molto semplice e reversibile, qualsiasi problema sorga la molla può essere riportata nella situazione originaria senza che abbia subito alcun danno.

Di seguito alcune immagini che dimostrano come sia semplice ridurre la forza di una molla con pochi interventi. Qui a fianco nella foto la molla di un caricatore accorciata insieme a quella originale.

Solitamente le molle dei caricatori possono essere ridotte di 3...5 spire senza che sorgano problemi, in taluni casi si ha un miglioramento nell'alimentazione dell'arma e nell'estrazione del bossolo sparato.

Azione più complicata è quella da eseguire sulla molla di recupero a causa degli spazi ridotti intorno ad essa. E' possibile legare le sue spire anche con del filo di rame, quello che si trova in ogni filo elettrico (o trecciola), questi fili cono sufficientemente resistenti ma sono altrettanto fini e possono trovare posto negli spazi angusti che circondano queste molle.

1Nell'immagine qui a fianco una molla di recupero integra (in alto) e una cui sono state legate due spire.

Come si può notare l'intervento è quasi invisibile e comunque indolore, se le cose andassero male, basterà tagliare via il filo che lega le spire per tornare all'originale spinta della molla e ciò si potrà eseguire anche sul campo, cosa non poco importante per coloro che fanno prove senza l'estrema cognizione meccanica o la capacità armiera.

 

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Prestare sempre attenzione su quello che si fa.

 

  • data 2023