L'esperienza dei vecchi ricaricatori
ci viene incontro, loro ci insegnano a capire a colpo d'occhio se
la pressione nelle nostre cartucce e quindi la dose di polvere scelta è
esatta oppure errata e quindi troppo bassa o troppo alta.
(Questo trattato rimane comunque una soluzione per chi non può controllare attraverso il Banco di Prova Nazionale le proprie munizioni, il sistema empirico non da comunque nessuna garanzia della sua precisione)
Sono quindi tre
i livelli che l'osservazione di un bossolo sparato può darci, pressione
bassa, pressione giusta e pressione alta. Vediamo come capire questi livelli.
All'atto dello sparo, il bossolo
per un effetto fisico dato dallo sparo e dalla pressione dei gas, viene
spinto contro l'otturatore mentre i gas spingono il proiettile in avanti forzandolo dentro la canna, l'innesco viene a sua volta compresso tra bossolo
e otturatore, mentre i gas in pressione spingono al suo interno. Attraverso il foro di vampa i gas ad altissima pressione riempiono l'alloggiamento dell'innesco e insinuandosi nella coppetta spingono direttamente su di essa tentando di farla "saltare". L'inneco però è appoggiato alla faccia anteriore dell'otturatore. Una volta
espulso il bossolo, possiamo vedere la forma superficiale dell'innesco spento,
questa ci fornisce precise indicazioni sui tre livelli sopra descritti, i gas in pressione spingendo all'interno dell'innesco, hanno deformato lo stesso premendolo fortemente contro l'otturatore.
Apriamo una breve parentesi,
il primo riconoscimento del malfunzionamento di una munizione lo si ha naturalmente
all'atto dello sparo, nelle semiauto il mancato funzionamento del sistema
di espulsione e ricarica dell'arma (meccanismo di riarmo) è indice di una dose inadeguata mentre
un elevato "scalciare" dell'arma e altrettanto elevato rumore e vampa di bocca è chiaro sintomo
di elevata pressione in camera di scoppio, in questi casi è meglio stenersi dal continuare nell'uso di quelle munizioni; sottolieiamo che il solo controllo degli inneschi non è sufficiente a dare un idea esatta della pressione di sparo ma è essenziale che questo controllo sia fatto per garantire una giusta diagnosi.
Torniamo ai nostri bossoli,
al contrario del sistema empirico del controllo del rinculo dell'arma che è suscettibile di sensazioni
del tiratore spesso tratto in inganno anche dall'arma che spara, dal suo
peso e dalla meccanica, l'osservazione dei bossoli è, una volta acquisita esperienza,
sufficientemente esatta e può darci un'idea precisa del comportamento della
cartuccia. Vediamo allora alcuni bossoli e impariamo a capire queste immagini.
Immagini sopra: L'innesco di questi bossoli
sparati, appare come un piccolo vulcano, si dice che il foro prodotto dal
percussore è "craterizzato", ciò indica una pressione superiore
al normale, infatti l'altissima pressione all'interno del bossolo che si è incanalata fino all'interno dell'innesco durante
lo sparo, spinge il metallo intorno alla punta del percussore dentro il
tunnel attraverso il foro nell'otturatore dando luogo alla forma che vedete, oltre a cio l'innesco è estremamente appiattito, i gas lo hanno letteralmente "stampato" contro la faccia anteriore dell'otturatore.
Un maggiore aumento di pressione
può portare alla perforazione dell'innesco (immagine sopra) con conseguente penetrazione
dei gas di sparo nel tunnel del percussore, in questo caso è sempre meglio
provvedere al suo smontaggio e la pulizia.
Immagine sopra: Ecco come si presentano gli
inneschi che denotano un'ottimale pressione di sparo, la superficie è perfettamente
in piano con il fondello del bossolo, il segno del percussore è una semisfera
quasi perfetta. I gas hanno fornito una forza adeguata che ha mantenuto l'innesco quasi nella forma iniziale, premendoli chiaramente contro la faccia dell'otturatore ma non esercitando un'eccessiva forza, la stessa per cui sono tarati.
Immagini sopra: Quando invece gli inneschi
si presentano molto arrotondati, quasi ripieni come ciambelle, spesso legermente estratti dalla loro sede, vogliono
dirci che la pressione è stata bassa o insufficiente, quindi la dose di
polvere può essere aumentata, il bossolo in questo caso non ha avuto una dilatazione sufficiente da bloccarlo nella camera di cartuccia, l'inneco spinto dai gas ha fatto letteralmente rimbalzare il bossolo in avanti e l'innesco non più appoggiato all'otturatore, ha avuta una dilatazione marcata e rigonfia. Quando ciò accade nei revolver, quasi sempre si ha una grande difficoltà a far ruotare il tamburo e spesso anche ad aprirlo, a causa dell'innesco rigonfio che sfreda contro il castello dell'arma.
Ecco che le sensazioni che
si hanno allo sparo abbinate all'osservazione dei bossoli spenti permette un accurato
giudizio sulla munizione e il suo funzionamento se pur qualcuno osserva che solo attraverso misurazioni particolari si possono avere le certezze assolute sulla pressione di sparo, lasciamo al banco di prova queste misurazioni che non sono alla portata del ricaricatore casalingo, egli deve poter avvalersi di esperienze alla sua portata come quelle che abbiamo presentato.
Ecco infine qui sotto come i bossoli maltrattati, finiscano per dover essere gettati, a sinistra due bossoli il cui fondo ha quasi ceduto e non è più possibile ricalibrare, più a destra tre bossoli fessurati. Il rigonfiamento, quasi sempre in presenza di uno scivolo di alimentazione marcato, difficilmente può essere riportato allo stato originario con i die's di ricalibratura. Inoltre un bossolo con tali deformazioni potrebbe non entrare bene nella camera con conseguente inceppamento del sistema.