ARMI: LE RIGATURE DI UNA CANNA
Il numero delle righe o principi varia da 4 a 8 nelle armi portatili, fino a oltre 70 per artiglierie di grosso calibro.
Nei fucili dassalto calibro 5,56 mm. il passo è di
305 mm (12 pollici) per la cartuccia M193, mentre con la nuova cartuccia
SS 109 il passo è sceso a 178 mm (17").
I proiettili per armi portatili
impegnano la rigatura direttamente con il loro mantello duttile mentre i
proiettili da artiglieria sono dotati di corone di forzamento generalmente
di rame.
La forza che consente lintaglio del proiettile è fornita
dalla pressione iniziale (PI) di combustione della carica.
Una volta impegnate
le righe tale sforzo si stabilizza ad un determinato valore, minore di quello
iniziale e variabile di caso in caso, dovuto alla deformazione parzialmente
elastica del proiettile, cui si oppone la resistenza delle righe, e alla
stessa rotazione del proiettile che mantiene il contatto fra i solchi sul
mantello e la rigatura della canna, con conseguenti attriti.
In sintesi un proiettile con mantello più spesso e duro farà innalzare la pressione maggiormente, all'inizio della combustione di un proiettile morbido, proprio per il lavoro che i gas devono fare per incuneare il tutto nelle rigature all'inizio della canna. Una volta che il proiettile si è formato nella canna lo sforzo per spostarlo sarà inferiore per un proiettile duro, che una volta formatosi non si deformerà lungo la canna che, per un proiettile morbido che continuerà a fare attrito contro le pareti della canna come un tappo di sughero spinto nel collo di una bottiglia.
Le dissipazioni
energetiche dovute agli attriti possono raggiungere valori elevati, riducendo
la vita media della canna per usura.
Se D/2 è il raggio del proietnile,
si può dire: VR=2 (V/D) tgY dove V è la velocità lineare del proiettile.
Si ha anche: VR= 6,28 V/p dove p è il passo della rigatura.
Il termine VIp
fornisce la frequenza di rotazione dei proiettile.
Tralasciando lintera
trattazione teorica si giunge alla conclusione che la pressione normale
al fianco di sparo è proporzionale allarea della sezione, alla pressione,
alla tangente trigonometrica dellangolo di inclinazione, alla massa,
al quadrato della velocità e allo spostamento lineare misurato a partire
dalla culatta.
In particolare nella equazione compare la derivata della
tangente trigonometrica dellinclinazione eseguita rispetto allo spostamento
lineare.
Se linclinazione è costante e quindi è costante anche la
tangente trigonometrica, la derivata si annulla, perché la derivata di una
costante è nulla: siamo nel caso della rigatura elicoidale.
Difficilmente ci addentreremo in questi calcoli, semplici sportivi; ma è utile sapere.
Lo scopo della
rigatura progressiva è invece quello di avere il termine tangente trigonometrica
dellinclinazione variabile al variare dello spostamento, in modo che
sia possibile minimizzare punto per punto il valore della pressione normale.
La rigatura progressiva si propone quindi lo scopo di ridurre il logorio
e di evitare la rottura del mantello del proiettile dovuta a pressione troppo
elevata con il fianco di sparo.
Di contro il mantello viene deformato dalla diversa inclinazione delle rigature lungo l'asse della canna.
Un esempio illustre di arma a rigatura progressiva
è il moschetto modello 1891, tanto caro ai collezionisti italiani, con rigatura
a 4 righe destrorse e passo di 390 mm in culatta che si riducono a 190 mm
in volata.
Il fucile modello 1891 aveva invece rigatura progressiva destrorsa
a 4 righe con passo di 580 mm in culatta e 200 mm in volata.
Naturalente
quando linclinazione è costante anche il passo lo è, mentre allaumentare
dell'inclinazione il passo diminuisce.
La discussione teorica porta logicamente
alla determinazione, per una medesima grandezza, di una fascia di valori,
tutti egualmente accettabili e dipendenti dalle ipotesi semplificative introdotte.
Alcuni fra questi valori sono stati standardizzati in tabelle di produzione
internazionali e in specifiche militari NAID. La realizzazione della rigatura
ha seguito levoluzione della tecnologia.
Un metodo tradizionale consisteva
nel ricavare nell'anima già alesata della canna i singoli intagli, descrivendo
l'elica stabilita mediante guide a corsoio.
Tale sistema, lento e costoso,
fu sostituito dalla fabbricazione mediante la lavorazione di brocciatura.
Lutensile, la broccia è costituito da una parte cilindrica di diametro
uguale al calibro della canna e porta dei risalti elicoidali di altezza
progressivamente crescente. Questi risalti sono i veri taglienti che la
votano per asportazione di truciolo. Lutensile riga la canna in una
sola passata, mantenendo la canna fissa e ben bloccata mentre la broccia
esegue un movimento di rototraslazione.
Questo metodo, veloce ed affidabile,
ha un unico punto debole nellelevato costo sia delle macchine che
degli utensili.
Per rendere più competitiva la fabbricazione di canne rigate
venne introdotto il procedimento della rigatura a stampo. La rigatura a
stampo non richiede asportazione ci truciolo con lincisione dellanima
della canna ma utilizza la modellizzazione per deformazione plastica del
metallo attorno ad uno stampo detto mandrino. Tale metodo, già noto prima
della II Guerra Mondiale, venne utilizzato dagli inglesi per la realizzazione
dellarma automatica in calibro 9 mm. Parabellum Sten, e, successivamente.
dagli americani nella costruzione di grandi quantità di canne per il fucile
Springfieid 1903. Il procedimento è simile alla brocciatura ma ora lutensile
non porta taglienti ma risalti.
Tirando e ruotando il mandrino nella canna
si determinano i solchi. I mandrini avevano un diametro maggiore del calibro
della canna, per compensare la deformazione elastica con conseguente restringimento
dovuto al recupero della canna stessa.
Per dare unidea dellefficienza
di tale procedura di fabbricazione, di cui alcune fasi sono ancora coperte
da segreto, si pensi che due uomini su due rigatrici a metodo tradizionale
rigavano 25 canne allora, mentre con rigatrici a stampo la produzione
aumentava a 50 canne allora.
Tutti questi metodi sono comunque stati
rimpiazzati dalla fucinatura a freddo o rigatura per martellamento.
La rigatura
viene eseguita per martellamento, sullesterno della canna, da due
o più serie di quattro martelli radiali posti in movimento vibratorio, mentre
la canna viene fatta avanzare e ruotare fra i martelli.
All'interno di essa
è posta una spina che può essere liscia, per le armi a canna liscia, o con
risalti per le canne rigate. Un solo passaggio attraverso i martelli è sufficiente
a finire linterno della canna mentre lesterno è facilmente lavorabile
per asportazione di truciolo e sottoponibile a trattamento termico.
Lazione
di martellamento sfrutta quindi la deformazione plastica del metallo attorno
alla spina per creare le righe ma, mentre nella rigatura a stampo è il mandrino
ad esercitare lazione plasmando la parte interna della canna, con
la martellatura è la parte esterna della canna a subire la maggior sollecitazione.
La fucinatura a freddo tramite martellatrici comporta un allungamento permanente
della barra sottoposta a lavorazione, allungamento dovuto allo scorrimento
del metallo, perciò la barra grezza deve essere notevolmente più corta e
di maggior spessore rispetto alla canna finale lavorata.
Un effetto secondario
dellazione di martellamento è lincrudimento che si verifica
nellacciaio dovuto alla deformazione permanente del reticolo cristallino;
lincrudimento, generato dallo stato di sforzo interno, aumenta la
resistenza meccanica del metallo allusura, con benefici effetti per
la vita della canna.
Una ulteriore evoluzione della rigatura tradizionale
è la rigatura poligonale, dove la rotazione del proiettile è ottenuta non
da risalti elicoidali, ma dalla variazione elicoidale della sezione retta
della canna.
In Questo tipo di rigatura i solchi non presentano profili
con angoli più o meno raccordati; la finzione di imprimere una rotazione
al proiettile è attribuita a dei lobi ricavati nell'anima della canna, esaminando
una sezione retta della canna si nota lassenza di spigoli nella rigatura.
Lintera superficie laterale del proiettile viene impegnata dalla rigatura
ed è ovviamente assente ogni forma di intaglio. In realtà lintera
massa del proiettile è interessata dalla deformazione plastica. Lenergia
associata a tale deformazione è minore di quella richiesta da una rigatura
tradizionale, il che comporta una minore dissipazione di energia.
Tale risparmio
è però in parte controbilanciato dal fatto che lintero mantello è
a contatto con la superficie della canna.
Comunque la dissipazione energetica
è sicuramente inferiore nel caso della rigatura poligonale e ciò comporta
un minor surriscaldamento della canna per attrito e di conseguenza una minor
usura. Si può quindi affermare che la canna dotata di rigatura poligonale
ha una resa migliore allusura di una con rigatura tradizionale. Lassenza
di spigoli vivi e la presenza di ampi raccordi garantiscono una vita media
della canna molto lunga, inoltre, essendo a contatto tutto il mantello,
si ottiene un aumento della tenuta del proiettile nei confronti dei gas
di combustione, miglior tenuta che significa un maggior sfruttamento dellenergia
dei gas.
Lenergia totale posseduta dai gas può essere vista come la
somma di unenergia di pressione e di unenergia cinetica dovuta
ai gas in movimento; considerando pressoché nulla la trasmissione di calore
attraverso lo spessore della canna nei primissimi istanti dello scoppio,
ipotesi accettabile in virtù della brevità della combustione, si capisce
come lenergia di pressione si trasformi in energia cinetica trasmessa
dai gas ai proiettile. Lunico elemento negativo in questa trasformazione
è dovuto alla perdita di pressione che si ha quando una parte dei gas caldi
sfugge sfiatando oltre il proiettile.
Ciò comporta molteplici effetti negativi,
in particolare una minor energia fornita al proiettile e un notevole aumento
della rumorosità dovuta al getto di gas ad altissima pressione e a velocità
ipersonica. Da questo punto di vista, quindi, la rigatura poligonale è sicuramente
superiore alla rigatura tradizionale. In effetti, da prove effettuate, si
è notato come la rigatura tradizionale fornisca prestazioni migliori quando
è nuova, mentre la poligonale è già da preferirsi in confronto a canne che
mostrano i primi segni di usura. I vantaggi forniti non si manifestano in
una maggior precisione quanto, come ripeto, in una più lunga vita della
canna. Il materiale con cui viene fabbricata la canna non è sostanzialmente
diverso nel caso di rigatura tradizionale e poligonale.
Taluni fabbricanti
asseriscono che la mancanza della necessità di mantenere uno spigolo consente
ladozione di acciai al piombo, con caratteristiche autolubrificanti.
La rigatura sinusoidale, adottata dalla pistola mitragliatrice Spectre cal.
9 Para, è una forma particolare di rigatura poligonale, dove i lobi conduttori
hanno sezione sinusoidale. Attualmente la rigatura poligonale adottata sempre
con passo costante, in canne di varia lunghezza; la troviamo infatti nella
costruzione della Heckler & Kock sia civile che militare, nella semiautomatica
Desert Eagle in calibro .357 Magnum della Israeliana IMI e, per esempio,
anche nella Glock 17, pistola innovativa per luso di nuove tecnologie
materie plastiche. Un ulteriore vantaggio della rigatura poligonale è nel
fatto della mancanza di angoli alla base dei solchi contribuisce non poco
a ridurre drasticamente gli accumuli di depositi metallici e di combustione.
Il procedimento di fabbricazione più diffuso per la rigatura poligonale
(o prismatica come alcuni autori la chiamano), è la fucinatura a freddo
tramite martellamento.
Il procedimento è del tutto analogo a quello della
realizzazione della rigatura tradiziona1e, con il vantaggio che l'assenza
di spigoli favorisce la lavorazione.
E importante sottolineare che tramite
il martellamento a freddo si realizzano contemporaneamente sia la rigatura
della canna che la camera di scoppio, che risultano così perfettamente coassiali.
Il processo di martellamento realizzacanne che hanno la superficie
esterna cilindrica, risultando perciò impossibile ottenere sporgenze quali
blocchetti o ramponi di chiusura, che vengono saldati successivamente per
frizione. Il processo di saldatura, con le deformazioni che introduce, comporta
il dover realizzare la camera di scoppio successivamente per asportazione
di truciolo. Quando laltezza dei blocchetti non è molto grande, è
possibile ricavarli dallo spessore della canna, sfruttando appieno le possibilità
della martellatura. Il secondo metodo per lottenimento della rigatura
poligonale è lelertro-erosione.
Lutensile è costituito da un
elettrodo che riporta dei risalti di materiale isolante (dielettrico). La
funzione di questo isolante è quella di mascherare le parti della canna
che non devono essere sottoposte a lavorazione.
La canna da sottoporre ad
elettro-erosione deve già essere alesata. Allinterno della canna e
a contatto con lelettrodo fluisce una emulsione di olio e additivi
vari che ha diverse funzioni, fra cui quella di asportare le particelle
metalliche prodotte dallerosione, refrigerare la canna sottoposta
al calore prodotto per effetto Joule e favorire linnesco degli archi
che erodono lacciaio. Naturalmente un procedimento tecnologico così
avanzato richiede come base fondamentale un perfetto centraggio dellelettrodo,
che deve essere assolutamente coassiale alla canna per avere un erosione
uniforme nellintera sezione.
Il centraggio è ottenuto tramite il dielettrico.
Questo metodo è veloce, non rumoroso, richiede piccole macchine utensili
formate da un apparato generatore di potenza e da un apparato di regolazione,
ma non è in grado di realizzare contemporaneamente rigatura e camera di
scoppio. La rugosità delle superfici lavorate può essere variata con semplicità
agendo sullapparato di regolazione e sulla velocità di avanzamento.
La presenza di questa rugosità uniformemente distribuita costituisce una
ottima base per un successivo trattamento di cromatura, che aumenta considerevolmente
la vita e le prestazioni di una canna.
Edoardo M. (Balistica Pratica)
Post sciptum
"La stabilità del proiettile è strettamente dettata dal suo calibro, dalla sua lunghezza e dal passo di rigatura della canna che lo spara, con questi dati è possibile calcolare a quale velocità il proiettile avrà la migliore stabilità in quella data canna con quel dato passo di rigatura. Chi ricarica e tira alle lunghe distanze dovrebbe tenere conto di questo fatto e calcolare a priori questa velocità limite. Chi non è in possesso di un adeguato programma di calcolo, può chiedere alla redazione di Tiropratico.com di eseguire il calcolo inviando tutti i dati disponibili".
- data 2023