Le bilance non sono tutte uguali. Vi sono bilance per alimenti, da negozio, per orefici ma quelle per la ricarica delle cartucce sono tutta un altra cosa. Esse sono più sensibili e precise di quelle degli orefici, si possono adattare benissimo alle esidenze di chimici ed altri esperti che hanno estremo bisogno di precisione nelle loro misurazioni.
Le bilancine per la ricarica selle munizioni metalliche sono estremamente più precise di quelle a bascula usate per la ricarica delle cartucce per canna liscia, chi ricarica cartucce per pistola ha bisogno di precisioni che arrivino a misurare gli 0,1 grani, cioè 0,00648 grammi. la prova è semplice, la bilancia è capace di pesare un minuscolo angolino di carta strappato da un foglio, provateci con altre bilance ... ecco la prova qui sotto a sinistra la nostra bilancia azzerata con precisione, e in basso un piccolo angolino di carta strappato da un comune foglio A4 per fotocopiatrici, a destra la pesata, notate lo spostamento dell'ago nell'immagine ingrandita.
Per l'acquisto di una bilancia non affidatevi al primo rivenditore, sono moltissimi gli sportivi che si sono ritrovati attrezzature inadatte solo perchè consigliate dal loro armiere che sfortunatamente non era molto esperto in questo campo. Di bilance il mercato ne offre moltissimi modelli che variano a seconda del tipo di meccanica: si parte da quelle classiche a meccanica basculante o a braccio mobile, ormai "millenarie", per arrivare alle bilancine elettroniche apparse più recentemente ormai a prezzi abbordabili. Comunque i costi rimangono differenti e bisogna saper valutare e decidere esattamente che cosa si vuole e come ottenere il meglio al minor prezzo possibile, la bilancia si acquisterà una sola volta e servirà per sempre e per mille occasioni, meglio quindi puntare ad un buon prodotto.
Per fare una corretta valutazione bisogna innanzi tutto decidere se si ha necessità di uno strumento in grado di leggere rapidamente il peso della dose di polvere oppure se si è disposti ad attendere qualche secondo per avere la lettura. Infatti, la grossa differenza tra la bilancia elettronica e la bilancia meccanica risiede proprio nei tempi di lettura, il sistema elettronico è in grado di dare immediatamente la lettura esatta appena si appoggia il piattino sulla bilancia, al contrario con il sistema meccanico bisogna aspettare che il braccio oscillante si fermi. Noi abbiamo da sempre optato per la bilancia meccanica, più resistente, sicura e meno delicata, le uniche due bilance elettroniche che abbiamo avuto sono ormai defunte da anni mentre la prima bilancia acquistata, di tipo meccanico, è ancora funzionante.
La bilancina meccanica è costituita da un supporto in ghisa o altro materiale pesante e da un braccio oscillante. Il braccio oscillante da una parte ha il supporto per il vassoio della polvere da pesare mentre dall'altro termina con un ago o una punta che va a indicare su una scala graduata il punto di equilibrio.
Sul braccio scorre un cursore (o più di uno) che equilibra il quantitativo di polvere nel piattino: a seconda della posizione del peso si ricava, su apposita scala graduata, il valore che interessa. In poche parole è la classica "stadera" del mercato ortofrutticolo o del pesce, usata da duemila anni ma con la capacità e la maggiore precisione della migliore bilancia da orefice in commercio. Le innovazioni sono state ben poche nel corso dei millenni e consistono in migliorie destinate a rendere più sensibile il braccio e al contempo ridurre il tempo necessario affinché il braccio oscillante si arresti, in poche parole si è cercato di bilanciare i due opposti, cioè diminuire l'attrito nel punto di fulcro e al contempo creare una forma di attrito in modo da ridurre i tempi di oscillazione. Per ridurre l'attrito nel punto di fulcro viene usato rame fenolico o teflon, la bascula o braccio oscillante poggia su essi attraverso un sistema di perno a taglio per cui è come se fosse appoggiato su una lama di coltello, in questo modo l'attrito è ridottissimo, quasi zero. Per ridurre il tempo di oscillazione sono stati inseriti due magneti all'interno del supporto del bilancino in corrispondenza della piastrina di rame posta perpendicolarmente al braccio oscillante e posizionata in prossimità dell'indicatore. I due magneti, visibili dalla parte inferiore della bilancia servono a rallentare l'oscillazione del braccio in modo da accelerare i tempi di lettura. Nella foto qui sotto, si nota in prossimità della scala graduata della bilancia, un intaglio. Qui sono posizionati i megneti.
La bilancina senza magneti, peraltro disponibile solo dalla Lee, ha una lettura ancora più precisa ma bisogna aspettare anche un minuto prima di avere una lettura corretta. Alcune bilancine sono dotate di un peso aggiuntivo, generalmente messo in un'apposita sede ricavata nella base, che serve per aumentare la portata. Il peso, raddoppia la portata della bilancia quindi quelle che pesano al massimo 500 grani possono allora arrivare a 1000, quelle che pesano sino a 250 grani arriveranno a 500 e cosi via. Questi ordini di grandezza elevati vengono utilizzati da chi ricarica cartucce per fucile a polvere nera ochi fa Bench Rest e servono a verificare l'omogeneità dei proiettili. Variazioni di peso nei proiettili danno rosate poco costanti, di conseguenza nelle ricariche di precisione, al fine di ottenere il massimo risultato, vengono pesati anche i proiettili, stesso discorso con i bossoli, a parità di marca e lunghezza del bossolo una variazione di peso può indicare una differenza nello spessore delle pareti.
Le bilance meccaniche possono essere dotate di due o tre cursori: le bilancine a due cursori come la Rcbs 5-0-2 sono predisposte per misurare solo unità di misura in grani e decine di grani, ma con due soli cursori spesso l'errore è in agguato, per chi ricarica munizioni per pistola queste sono sconsigliate, al contrario le bilancine a tre cursori hanno il primo cursore a destra che misura i decimi di grano, (foto in alto) il secondo cursore predisposto per le unità di grano e il terzo per le decine. Questo tipo di bilancia è il più diffuso e il più utilizzato: la Rcbs 5-0-5 è in assoluto la più diffusa, la Redding, la Hornady e la RCBS, sono tra le più solide in quanto hanno una base molto robusta e pesante, (in lega di ghisa) e il punto di fulcro è su cuscinetti a sfera in acciaio o su speciali supporti. La scelta è quindi consigliata verso questo tipo di bilance.
Tutte queste bilancine, molto semplici da usare, hanno però un piccolo difetto: i cursori non hanno un sistema di bloccaggio e, pertanto, con un piccolo urto è possibile spostarli inavvertitamente, in particolar modo il cursore dei decimi di grano. Inoltre, per chi ha qualche problema di vista può risultare difficile determinare l'esatto posizionamento del cursore; ma ricordate sempre che questi sono attrezzi delicati da usare con attenzione e comunque sono quando serve, quindi con le dovute attenzioni vi si può lavorare comodamente; naturalmente vista la loro importanza e delicatezza, vanno riposti in modo adeguato nel loro contenitore originale o altro disposto al caso. Per ovviare al problema del blocco del braccio la Rcbs ha creato il modello 10-10 con una ghiera dotata di sistema di bloccaggio e vistosamente numerata, con possibilità di determinare sia i decimi sia le unità. La bilancia è dotata di un peso aggiuntivo in modo da raggiungere i 1.000 grani di portata, inutile dire che il prezzo di questa bilancina è sensibilmente più alto rispetto ai modelli base.
Negli ultimi anni sono apparse molte bilancine elettroniche, ormai ogni produttore ha in catalogo almeno un modello. Queste bilancine possono avere una sensibilità che va dai 0,2 grani per arrivare a 0,01 grani, lavorano con diverse unità di misura (sistema metrico decimale oppure inglese) e possono essere direttamente interfacciate a infrarossi o via cavo a un dispenser elettronico. In questo caso, basta impostare la dose di polvere e il dispenser la eroga sino a quando viene raggiunto il peso desiderato.
Con questo sistema si elimina il dosapolvere volumetrico e, nel caso di dosi di polvere esigue o in presenza di polvere estrusa, si possono avere dosi più accurate, per contro l'investimento è notevole specialmente se paragonato a quello di una bilancina meccanica e la ricarica è notevolmente rallentata, dato che si deve aspettare ogni volta l'erogazione completa della polvere. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che gli ospedali e altri enti pubblici raramente utilizzano bilance elettroniche in quanto considerate poco affidabili, specialmente quando la batteria che la alimenta tende a esaurirsi. Fino ad ora non ci risulta che si siano verificati inconvenienti del genere con le bilancine elettroniche da ricarica, ma disporre di un set di verifica del peso è sempre molto utile e inoltre non sono molti quelli che si affidano ciecamente a questo mezzo di misura.
L'uso, come detto, deve essere fatto con accortezza, anche uno spiraglio d'aria è capace di spostare l'ago e dare pesate inesatte, abbiamo visto che un piccolissimo pessetto di carta basta a dare una pesata, se provate a respirare vicino al braccio vedrete lo stesso muoversi, quindi fate sempre attenzione a dove posizionate la vostra strumentazione.
Noi da anni utilizziamo una bilancia a bascula con tre cursori, base in lega di ghisa con portata massima di 500 grs.
Essa è composta da quattro semplici parti, la base in colore rosso, in lega pesante, molto robusta e stabile, un braccio graduato con contrappesi mobili e dadi di regolazione, un contenitore per la polvere amovibile e il suo supporto in alluminio.
Una volta assemblata, cosa semplicissima, non servono attrezzi ne grande esperienza, basta appoggiare il braccio oscillante sui sostegni, agganciarvi il supporto dello scodellino e quindi qust'ultimo (F).
Ora si deve procedere alla regolazione, si devono spostare i contrappesi (B, C, D) sulla posizione contrassegnata con (zero) 0 quindi attendere che il braccio si fermi. Se la bilancia è su un piano perfettamente in bolla, l'ago (A) si fermerà sulla posizione centrale della scala, contrassegnata con O altrimenti rimarrà lievemente più alto o più basso. In questo caso agendo sulla vita (H) di regolazione si fa in modo che l'ago si posizioni sullo O. La vite alza o abbassa la parte anteriore del basamento della bilancia facendo in modo che questa risulti in bolla, cioè perfettamente in piano con l'orizzonte. Quando il braccio a vuoto indicherà lo O potremo cominciare le nostre prime pesate. Questa operazione di controllo va eseguita tutte le volte che si sposta la bilancia dalla sua posizione anche s la si riporta nella stessa va ripetuto il controllo. Per chi lascia la propria bilancia sempre ferma nello stesso posto, il controllo è da effettuare a intervalli regolari, un urto accidentale potrebbe spostare la stessa senza che ve ne accorgiate. Per controllare ulteriormente la bilancia si devono avere dei pesi di riferimento pretarati. Posizionateli nel piatto, spostate i cursori in modo da individuare il peso, ad esempio se il peso di controllo è di 23,6 grani, spostate il cursore (B) sulla seconda lineetta (20 grs.), il cursore (D) sul 3 e il cursore (3 grs.) e il cursore (C) sul 6 (0,6 grs.). Se l'ago si ferma esattamente sullo O la bilancia è ben tarata, in caso contrario si dovrà agire sul contrappeso (E) per are in modo che l'ago vada a fermarsi esattamente al centro della scala graduata.
Pesate dei cursori: ogni tacca di spostamento del cursode (B) equivale a 10 grani, ogni tacca di spostamento del cursode (C) equivale a 0,1 grani, ogni tacca di spostamento del cursode (D) equivale a 1 grano.
Ora si può iniziare a misurare le nostre prime dosi di polvere, procuratevi un cucchiaino, in plastica, legno o metallo (meglio alluminio), spostate i cursori fino ad indicare la dosata (peso) voluto, prelevate la polvere dal barattolo e versatene un certo quantitativo in un ampio contenitore poi con il cucchiaio poratene un po' nel contenitore della bilancia, proseguite a versare cosi fino a portare la lunta della bascula a fermarsi perfettamente al centro della scala graduata, se la superate, togliete della polvere dal contenitore e cosi via. Quando la punta indicherà lo O e vi rimarrà ferma, sarete sicuri di avere l'esatta dose desiderata.
Questo sistema di dosatura è lungo e noioso se si devono caricare centinaia di munizioni ma vedremo in seguito come ovviare con un dosatore a questoproblema
Ecco qui a fianco tre pesate differenti misurate sul braccio di una bilancia a 3 contrappesi. La prima pesata in alto riporta una dose di:
A = 30 grani
B = 0,5 grani
C = 6 grani
Il totale è pari a 36,5 grani che corrispondono alla pesata effettuata.
Sotto il contrappeso A si trova nel punto dello 0 zero quindi la pesata totale sarà data dalla somma dei contrappesi B e C, cioè 4,2 grani.
L'ultima pesata riporta una dose di 7,8 grani.Pulizia, pulite la vostra bilanzia con un panno che non lasci piccoli pelucchi, potete usare anche un pennello, asportate ogni fibra e l'eventuale presenza di minuscoli fili o capelli che potrebbero impedire il movimento della bascula o rallentarlo e fermarlo in posizione errata. Eliminate questi specialmente sui supporti e nell'incavo dei magneti. Anche un piccolissimo pelo del gatto di casa può essere una rovina per le vostre pesate.
Nelle immagini qui sopra i punti nevralgici delle bilance a bascula, ci si deve sempre assicurare che siano esenti da polveri, capelli, peli, lanuggini, ecc.